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Le riflessioni degli studenti della 5M dell’Ist. Algeri Marino di Casoli (CH) sul tema della Libertà
Parte dell’ Articolo 21 della Costituzione italiana recita:
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.”
L’Italia, infatti, è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. la forma di governo che mette in risalto maggiormente la libertà di espressione è la democrazia. Essa dà spazio in egual misura a tutti i cittadini.
La libertà di espressione è una delle molteplici forme di un diritto che abbraccia tutti gli ambiti della vita di un individuo.
Ma cos’è la libertà per me? La libertà non è altro che un’astrazione, un’idea della quale non dovremmo neanche avere menzione. È una virtù fittizia alla quale abbiamo dovuto dare una forma perché altrimenti ne saremmo stati privati.
Nel corso degli anni l’uomo ha sempre dimostrato di possedere un carattere deteriore, parte della sua mente. Esso, legato alla sua immaturità, lo ha spinto infinite volte a prevaricare il prossimo. Con una maturità diversa adesso non sarebbe necessario celebrare così tanto la libertà perché sarebbe intrinseca in ognuno di noi, scontata e soprattutto applicata.
Il circolo vizioso che ne deriva è il seguente: chi priva della libertà porta un modello che non è apprezzato ma che con grande probabilità potrebbe essere riproposto perché assorbito indirettamente. La maturità dovrebbe stare nell’abbandonare l’egoismo che spinge ad adoperarsi per prevaricare ed abbracciare quell’ideologia di solidarietà proposta da molti (si veda ad esempio la social catena Leopardiana).
Una componente di umiltà è fondamentale in questo processo. Non si può pensare di preservare il concetto di libertà senza prima aver capito che nessun individuo possiede qualcosa per cui arrogarsi il diritto di ergersi al di sopra di un altro.
Bisogna sempre spingersi oltre le colonne d’Ercole per rimanere liberi, alzare la testa oltre la siepe e non limitarsi ad un sapere circoscritto, ricordarsi costantemente che “sappiamo di non sapere”.
L’amore per il sapere è l’unico mezzo che può rendere davvero liberi. La necessità è quella di essere sempre più consapevoli e di saper rendere il quadro del contesto che ci circonda sempre più ricco di dettagli ma sempre più chiaro.
Possiamo essere liberi solo se lo decidiamo, solo se permettiamo a noi stessi di essere un passo avanti ma senza superbia e senza trasformare le sicurezze in pretesti per privare un altro della sua libertà.