
“Ascesa alla verità" di Davide Leandro Nicolò(I.I.S."Alessandro Volta" di Reggio Calabria. PRIMO CLASSIFICATO AL CONCORSO ARTISTICO, LETTERARIO, MUSICALE E MULTIMEDIALE “ANTONINO SCOPELLITI”
Gli allievi del ITS “Augusto Righi” di Reggio Calabria hanno incontrato il procuratore Generale presso la Procura di Potenza che ha tenuto un’interessantissima e seguitissima lezione su “Cultura e legalità,il ruolo della scuola e della stampa”.
Dopo i saluti iniziali della responsabile scuola della Fondazione “A. Scopelliti”, prof.ssa Mafalda Pollidori, è intervenuta la Dirigente Daniela Musarella sottolineando come l’istituzione scolastica da lei diretta da sempre attua all’interno del PTOF percorsi di legalità, di educazione ad una cittadinanza agita e consapevole.
L’incontro, moderato dal docente di diritto della scuola prof. Santo Crucitti, ha visto gli allievi interloquire ed interfacciarsi con la docente e formatrice nazionale di cittadinanza digitale Vittoria Esposito e con il Procuratore Generale Armando D’Alterio.


L’incontro partendo dal vissuto personale del Procuratore, nato e vissuto a Napoli, ha toccato vari argomenti tenuti insieme dall’importanza della scuola nel processo di formazione delle generazioni future e dal ruolo della stampa.
Il Procuratore durante l’intervento ha parlato del caso Fedez attirando l’attenzione dei giovani presenti che non hanno mancato di porgergli in merito numerose e pertinenti domande. Ha anche affrontato il caso Siani, giornalista ucciso dalla Camorra e su cui ha scritto un romanzo-documento intitolato “La stampa addosso – Giancarlo Siani, la vera storia dell’inchiesta”. Per il Procuratore, compito delle Istituzioni è quello di tenere alto il ricordo e l’esempio di Giancarlo Siani, compianto cronista de “Il Mattino” ucciso la sera del 23 settembre 1985 mentre tornava a casa dalla redazione con la sua Mehari verde, “perché attraverso la memoria si preservano le azioni in esse connesse. Il suo esempio è più vivo che mai.” Siani fu condannato a morte a causa degli articoli in cui raccontava le faide criminali a Torre Annunziata.”
“La stampa addosso – Giancarlo Siani, la vera storia dell’inchiesta” è il titolo del romanzo-documento scritto dal magistrato Armando D’Alterio, che come pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia di Napoli scoprì i mandanti e gli assassini di Siani, facendoli condannare in via definitiva all’ergastolo.
Al termine dell’intervento il Procuratore, cogliendo invito della Dirigente Daniela Musarella, ha promesso, pandemia permettendo, di incontrare gli allievi di persona facendo tappa presso la loro scuola. “La criminalità, la corruzione non si combattono soltanto con i carabinieri. Le persone per scegliere devono sapere, devono conoscere i fatti. È allora quello che un giornalista ‘giornalista’ dovrebbe fare è questo: informare”. In questa frase, riportata nel film “Fortapàsc”, è racchiuso il testamento morale del giornalista Giancarlo Siani, ucciso a soli 26 anni dalla Camorra il 23 settembre 1985.